Sechzehntes ABONNEMENT-CONCEKT im Saale des G-ewandhauses zu Leipzig Donnerstag, den 17. Februar 1876. : — Erster Theil. Ouvertüre zu „Anakreon“ von L. Cherubini. Concert-Arie von W. A. Mozart, gesungen von Herrn von Witt, Königl. Sachs. Hofopernsänger. Misero ! O sogno, o son desto ? Chiuso e il varco all’uscita! Io dunque, oh stelle! solo in questa rinchiusa abitata dall’ ombre! Luogo tacito e mesto, ove non s’ode nell’ orror della notte che de’ notturni augelli la lamentabil voce! I giorni miei dovrö qui terminar? Aprite, indegne, questa porta infernale! spietate, aprite, aprite! Alcun non m’ode! e solo, ne’cavi sassi ascoso, risponde a’mesti accenti eco pietoso. E dovrö qui morir? Ah! negli estremi amari sospiri almen potessi, oh Dio ! dar al caro mio ben l’ultimo addio! Aura che intorno spiri, sull’ ali a lei che adoro, deh! porta i miei sospiri, di che per essa moro, che piü non mi vedrä. Ho mille larve intorno, di varie voci il suono; che orribile soggiorno! che nuova crudeltä! Che barbara Sorte! che stato dolente! mi lagno, sospiro, nessuno mi sente, nel grave periglio nessuno non miro, non spero consiglio, non trovo pietä! Concertstück für Violoncell von Camille Saint-Saens, vorgetragen von Herrn Adolf Fischer aus Paris. (Zum ersten Male.)