5 Armida. In IM I fu *{] In In nj lj Ouverture, von Winter. Das befreyte Jerusalem, eine grosse heroische Oper, von Fi listri und Righini. Erste Abtheilung. Marcia. Coro d’Arabi, Indiani, Mori e d'Egizj' Or la fronte ai mirti awezza giä del Nilo in sulla sponda, sul Giordan di laurea fronda * il Re nostro cingerä. Lieta Solima ritorni, t ehe a’ suoi danni il Franco intesö, dall’ Egizio acciar sorpreso, in lei tomba troverä. Armida. SupremoRege, dal cui solo impero pende 1‘Egitto, or frä guerrieri tnoi me accetta ancor, se di Regina indegno non e, come non parmi per la fe, per la patria il trattar l’armi. Quell’ Armida son ’io, ehe i fior de’ Franchi prodi prigione a te mandai. Rinaldo uccise i miei guerrier’, sciolse i compagni, e l’ainor mio tradendo sclierno di nie si fe. Frä l’armi or chiedo quella ehe a prodi miei, ehe a me s’aspetta sull’ esecrabil te.sta alla vendetta. Coro d’alcuni prodi, e duci diarini. , Avrä in merce, lo giuro, tutta me stessa in dono, e incco in dole un trono chi Fempio ucciderä. Figl. H mio duolo — (Sargino Pad.) piü m’accende. c-Yr nli Iasc j a ~ (Sarg.F.) Padre! (Sarg. P.) fuggi! Cielo. (Sarg. P.) ingrata! (Sarg. P.) ah! (.Sarg. Pi) v’abbandono. Sargtno Figl. Caro Padre! (Sargino Pad.) Non son Padre! Sojjia. Zio diletto! (Sargino P.) Zio non sono! t Deh senlite, vi cahnate! Soffia. Sarg.F.jSi, vö a morte, annne ingrate! e Sarg. P. a 5.) Voi quest’ altna mi squarciate , (con tiranna crudeltä!